Durante gli ultimi due anni mi sono ritrovato molto spesso a dover colloquiare qualcuno. Memore di alcune brutte esperienze passate, mi sono ripromesso di fare del mio meglio: volevo che le persone intervistate si sentissero a proprio agio parlando con me.
Cosa consiglierei al me stesso di due anni fa?
1. Non mettere in difficoltà il candidato
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Prima cosa: sii gentile.
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No a domande cervellotiche, ma si
a Valsoiaa domande sfidanti. Qual è il punto di chiedere quante palline da golf possono stare in un autobus? Proponi un piccolo refactoring o un esercizio algoritmico da risolvere insieme. -
Prova a guidare verso la soluzione: fai domande di follow up, ma capisci quando fermarti con l’approfondimento.
2. Conosci chi hai davanti
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Sii sempre preparato: fai i compiti a casa e preparati per il colloquio, comincia a conoscere il candidato attraverso il suo curriculum, il suo profilo Linkedin, Github, …
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Dimostrati interessato. Prova a citare qualcosa che ti è piaciuto del CV o un progetto su Github.
3. Rappresenta la tua azienda
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Ricorda che anche il candidato si sta formando un’idea sull’azienda, e tu la stai rappresentando.
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Vendi il brand: ogni candidato è un tuo potenziale cliente.
4. Non fare il fenomeno, non lo sei
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Non sei il massimo esperto di tutto, ed è perfettamente ok. Prendi ogni colloquio come un’opportunità per imparare (soprattutto quando parli con persone con molta più esperienza).
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Prendi nota di ciò che discuti durante l’intervista: la tua memoria fa schifo!
5. Migliorati costantemente
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Fai shadowing più che puoi! Impara dagli altri intervistatori ed invitali ai tuoi colloqui per farti dare feedback.
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Combatti il bias. La cosa peggiore che possa capitare è avere un gruppo di persone simili. La diversità apre la mente!
Conclusione
Questi sono i consigli che avrei voluto ricevere all’inizio della mia avventura da interviewer. Ma la strada verso la perfezione è ancora lunga. Se avete consigli da condividere con me, contattatemi!